Bravo, ma non si applica.

‘Ogni film merita di essere visto indipendentemente dal fatto che sia o no un buon film, perché contiene almeno un’idea originale.”
Questa è una frase che ho sentito dire in un’intervista molti anni fa da un politico che poi si è dato alla scrittura. Potrei dire che non ricordo chi fosse ma mentirei avendo egli il mio stesso nome.
Magari non è sempre vero, ma spesso mi trovo d’accordo. È il caso di due lungometraggi (che fa figo dire così) che ho visto recentemente uno dopo l’altro. Sono produzioni russe e probabilmente già questo mi piazza in automatico nella categoria “amici di Putin” (me ne farò una ragione). In effetti mi stupisce che la lunga mano della censura occidentale non sia ancora arrivata a eliminare tutti i film di produzione russa da queste piattaforme di streaming.
Anyway (termine anglosassone per compensare), i titoli in questione sono “Coma” e “Blackout – Invasion Earth”.
Il genere lo potere ben intuire, d’altronde gialli e thriller non ne fanno quasi più mentre il genere sci-fi si ricicla all’infinito. Il termine riciclo non è usato a sproposito visto che grosse novità non ne propongono, si parla pur sempre di invasione aliena e realtà parallel-virtuale. Ma in ambedue ho trovato almeno una intuizione valida che però non sono state sviluppate al meglio nella sceneggiatura. Uno dei due con un finale che andrebbe sicuramente rivisto.
Niente, tutto qui.
до скорого (see you soon)