#211 – In fila per uno

Buongiorno, chi è l’ultimo della fila?
Io.
Perfetto. Allora mi metto davanti a lei.
Scusi ma perchè?
Ha appena detto di essere l’ultimo della fila.
Sì esatto.
Quindi mi metto davanti a lei, che è l’ultimo.
No, ero l’ultimo, prima che arrivassi tu.
Mi scusi, ma lo è ancora, ultimo.
No, adesso sei tu l’ultimo.
Ma scusi, quando sono arrivato ho chiesto “chi è l’ultimo”.
E io ho risposto.
Quindi lei è l’ultimo.
Ero.
Ma io ho chiesto chi è l’ultimo, non chi era.
Ma
Se non lo è, perchè ha risposto?
Ma
Ho chiesto chi è l’ultimo, se lei mi avesse risposto che sono io, mi sarei messo per ultimo, ma ha affermato di essere lei…
Ma….
Quindi se lei è l’ultimo, io sono penultimo. Guardi che le parole sono importanti sa?
Ma se ti spacco la faccia? Anche queste son parole importanti.
Ok, per questa volta faccio io l’ultimo, dai….

23 Comments

  1. Aggiungo: la mia innata curiosità mi ha fatto andare oltre… ho acquistato una copia Kindle di “Lemniscatus” e lo sto divorando (oddio, diciamo “sbocconcellando”, dato che tendo sistematicamente ad addormentarmi col libro in faccia tutte le sere… per fortuna il Kindle è leggero e non crea traumi. L’ addormentamento è fisiologico, non c’entra con ciò che leggo, mi succede anche con Stephen King 😉 ).
    Azzo, Walter, ma sei forte davvero, mica pizza e fichi !
    L’ Alberto che biascica sembro io, che quando parlo borbotto e tutti mi dicono “eeeh ?”
    E in aggiunta il camper fuso come casa l’ ho usato pure io, quindi sono quasi estasiato.
    Mi chiedo poi se per tutti quei dettagli su armi, veicoli e tecniche investigative varie hai un consulente o provvedi in proprio, è interessante… in caso ti servisse una mano aggiuntiva mi candido io: per tutta una serie di motivi ne so parecchio.
    Vedi che girare per blog fa bene ? In questo ultimo anno è già il secondo evento felice che mi capita (sono un avido lettore, è un mio difetto).

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    1. Non so che dire, se non un Grazie con la g maiuscola. Spero che non ti deluda nel proseguire. Quella storia è stata forse la più “facile” da scrivere per me. Fluiva senza sforzo dalla mente alla tastiera. Vero che ora come ora se la rileggessi troverei molte cose da sistemare. Per questo non lo faccio.
      Avevo davvero un camper col motore fuso in giardino e il personaggio di Alberto è ispirato a un mio ex collega. Ah, i dettagli tecnici, nessun consulente, se non consideriamo google come tale. In futuro chissà? Resta in zona… 😉

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      1. Grazie a te, altrochè. Ero in momentanea crisi letteraria serale (ora spiego) ed il tuo libro mi ha “salvato”.
        Spiego (che uno potrebbe anche dire “e sti cazzi”, però spiego uguale): uno dei miei tanti vezzi è avere sempre un libro per il giorno ed uno per la sera, leggasi uno sulla scrivania ed uno sul comodino. Al momento, quello per il giorno ce l’avevo (“Tutto Vero”, venuto sempre tramite Blog, dall’ amico Quarchedundepegi), ma per la sera ero sguarnito. Il tuo ha guadagnato immediatamente il posto sul comodino. Per un po’ sto coperto.
        Google, si, ok, ma non basta se non sai cosa cercare… quindi mi resta l’ impressione che tu ne sappia più di quanto dici di sapere 😉 Comunque resto in zona sì… finchè campo e finchè ho connessione ad Internet “hic manebimus optime”: la mia presenza in Rete è ininterrotta dal lontano 1992, ancora non c’erano i browser ed io già stavo lì a cincischiare fra Gopher, IRC ed FTP. Sto per compiere 30 anni di permanenza in questa realtà parallela.

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          1. In tema di comodini, mi torna in mente una cosa…

            Nel lontano 2009, lanciai una specie di “sondaggio” su un blog che frequentavo assiduamente (blog ormai defunto ma per fortuna ancora online, quindi posso usare i link): chiesi ai frequentatori di descrivermi cosa tenevano sui loro comodini. Così, out of the blue, senza senso.
            L’ inizio della cosa è qui:

            https://milanoromatrani.wordpress.com/2009/01/15/cosa-vuole-il-mondo/#comment-2464

            Un paio di settimane dopo pubblicai sullo stesso blog un raccontino breve, che trovi qui:

            https://milanoromatrani.wordpress.com/2009/01/29/i-comodini-di-al/

            e tutto fu svelato 😉

            Alla fine, ho raggiunto il numero di descrizioni di comodini richiesto… ma è stata dura !

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          2. Ahahah, ora toglimi una curiosità. E’ nata prima l’idea della storia che poi ti ha fatto chiedere dei comodini o della curiosità che poi ti ha fatto scrivere la storia? Immagino la seconda che ho detto, ma non si sa mai…

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    2. Il miglior libro di Stephen King (almeno tra quelli che ho letto, e sono una ventina) è senza dubbio Buick 8: se non lo conosci leggilo anche tu, non te ne pentirai.

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      1. Wwayne: non esiste un lavoro del Re che non abbia letto minimo due volte 😉 “Buick 8” è certamente uno fra i migliori (e meno conosciuti), ma sul tema mi rimane comunque un paio di gradini sotto “Christine”. Dovessi sceglierne uno, punterei sicuro su “IT”: da quando è uscito sarò alla quarta lettura completa ed ogni volta colgo qualcosa che mi era sfuggito prima.
        Da te sarei curioso di conoscere cosa pensi dei film tratti dai suoi libri. E’ noto che sono tutti abbastanza deludenti, salvo forse “Shining” (ma solo per regista e cast), però sono sicuro che uno come te sia in grado di scavare un po’ sotto la superficie, sicuramente qualcosa di “buono” lo trovi.

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