Perché scrivi?

“Perchè scrivi?” Mi domandi.
E come posso risponderti che lo faccio per averti.
Per possederti. Che tu sia uomo, donna, infante o senile, quando mi leggi le mie parole ti entrano in mente. Dentro, nella parte di cervello che immagazzina i ricordi.
Quando mi leggi la tua immaginazione, la tua fantasia sono guidate da me, dalle mie parole, dalla mia volontà. Sono io a condurti per mano.
La parte di vita che ho utilizzato, consumato per mettere in fila parole su parole mi viene restituita da da te, che regali minuti, ore, giorni della tua vita a me.
Sei succube del mio potere come io lo sono del tuo, che puoi decidere di abbandonarmi o ripudiarmi o peggio, dimenticarmi.
Ma se solo una piccola frase che io scritto, una sola parola, una fugace immagine evocata o una più o meno sentita emozione sfociata dal leggermi ti resta incollata, si infratta nelle pieghe della tua anima, allora ecco il mio motivo per scrivere.
“Quindi, perché scrivi?”
“Oh, niente, mi rilassa…”