Qui dovrebbe esserci un riassunto, ma onestamente chi li legge i riassunti? Per saperne di più vi rimando alla prima puntata di questo racconto scritto da sette autori differenti per stile e genere, ognuno libero di portare il suo personaggio dove vuole.
[32] Numero 6 (scritto da Roberto)
Le fiamme ardevano ormai alte. Numero 6 rimase ad osservare le scintille con i loro movimenti casuali nascere e morire.
In quel momento si sentiva come una di loro.
Perso nel caos degli eventi o forse guidato da una forza invisibile come un giocatore di scacchi muove un pedone.
Ormai si era convinto che in quella missione c’era in gioco qualcosa di più importante del solito. Guardò il conto alla rovescia sulla lente come per conferma.
TIME: 18:16:31
Diede un ultimo sguardo al cellulare che teneva in mano, poi lo mise in tasca e si avviò alla macchina.
TIME: 19:50:03 [94 minuti prima]
«Questa è nuova,» pensò Numero 6 mentre osservava le cifre apparse sulla lente degli occhiali a realtà aumentata. Non era mai successo che gli fosse stata data una scadenza così precisa ed incalzante per un lavoro.
Premette sull’acceleratore e arrivò in un paesello dopo pochi minuti.
Data la dimensione dell’abitato non gli ci volle molto per localizzare la Jaguar.
Era parcheggiata poco distante da un minimarket e un bar su un angolo. Vuota.
Fece il giro dell’isolato e fermò la Jeep dietro l’angolo. Guardandosi attentamente intorno per scorgere il Soggetto si avvicinò con cautela al mezzo e buttò uno sguardo all’interno.
Estrasse il suo smartphone per sbloccare le portiere ma il dispositivo segnalò che l’auto era già aperta. Strano.
Sempre controllando i dintorni aprì la portiera e salì a bordo.
Appena sedutosi si accorse che la chiave era sul tappetino del guidatore.
Frugò velocemente nel portaoggetti e in tutti i vani. Caramelle, penne e block notes con appunti scarabocchiati di fretta ma all’apparenza inutili.
Nulla di fatto.
Prima di scendere dall’auto piazzò un localizzatore GPS sotto il sedile, poi si avviò al bar sull’angolo.
Un bel locale, pulito, musica di sottofondo e una fila di tavoli a ridosso della parete, un paio occupati da ragazzi e le loro birre.
6 si mise al bancone facendo un cenno di saluto al barista.
«Buonasera.»
«Sera a lei, cosa desidera?»
«Una piccola rossa grazie.»
Il barista armeggiò con la botte della spina e in un attimo gli porse il bicchiere sul banco.
«Ecco a lei, turista?» Chiese sorridendo amichevolmente.
«Si vede eh?» Ribatté 6 ricambiando il sorriso. «Avevo giusto appuntamento qui con un amico, non è che l’ha visto? Alto, moro con un giaccone verde scuro…»
Il barista pensò solo un attimo, «no mi spiace, non ho visto altri stranieri oggi.»
«Non importa grazie, magari lo aspetto fuori.»
Mentre finì la frase posò una banconota sul banco e uscì di fretta senza nemmeno toccare la birra.
«Hei! Il resto…» Le parole del barman si fermarono contro la porta che sbatteva, «e la birra? Mah. La gente di città non la capirò mai.»
Appena fuori dal bar, Numero 6 controllò la Jaguar e le vie che partivano dall’incrocio. Oltre al minimarket l’unica insegna che vide fu quella di una farmacia a metà di una delle traverse.
In quel momento gli passò davanti un’auto con il logo del B&B dove si era fermato quel pomeriggio.
L’unica pista rimase l’auto. Tornò all’angolo dove aveva parcheggiato e tenne d’occhio la Jaguar, ormai era buio e sapeva come non farsi notare.
Poco dopo vide una bella donna con due belle gambe tornite che spuntavano dagli shorts avvicinarsi all’auto, non si fermò ma andò dritta al bar dove rimase solo una manciata di secondi per poi tornare verso il veicolo.
A metà strada parve indecisa, si guardò intorno e partì di scatto verso un Range Rover.
Numero 6 lasciò il suo angolo buio per avvicinarsi alla ragazza. La vide armeggiare con la portiera, salire e abbassarsi sotto il volante.
La vecchia auto non era certo materiale da furto, la donna doveva sapere qualcosa.
Il rombo del motore lo sorprese a metà strada dal veicolo, ci sapeva fare la ragazza!
La Rover partì sgommando. Numero 6 corse alla sua auto e partì all’inseguimento.
Imboccarono la via del ritorno verso il B&B ma dopo due chilometri lo smartphone emise un chiaro bip.
Il GPS si era attivato, la Jaguar si stava muovendo.
Maledicendosi, 6 inchiodò e fece inversione, che la ragazza fosse stata un diversivo del Soggetto?
Estrasse lo smartphone e si mise sulle tracce del localizzatore.
Mentre guidava si convinse sempre più che la sua preda non fosse un semplice cittadino.
Non lo aveva mai fatto prima, ma tutta questa storia sembrava insolita, così prese coraggio.
«Richiesta identità Soggetto. Approfondimenti missione.»
Sapeva che il Direttivo monitorava tutto attraverso gli occhiali, quindi era certo che avessero colto la richiesta. Non era loro prassi rispondere alle domande ma sperava che in questo caso facessero un’eccezione.
Nel frattempo gli parve di vedere i fari della Jaguar, stava percorrendo una strada che saliva verso il fianco della montagna.
Controllò il tempo:
TIME: 19:12:04
Le luci rosse dei freni lo avvisarono che la Jaguar stava svoltando a destra in quello che pareva uno sterrato. Fortunatamente la luna era quasi piena, così spense i fari giusto poco prima di seguirla lungo la stradina.
Sembrava procedesse in una grande radura, non c’erano tracce di alberi visibili. Dopo pochi chilometri i fari della Jaguar illuminarono un grosso capanno in distanza. Si fermò giusto poco prima di raggiungerlo e le luci si spensero.
Lasciò l’auto in mezzo a un campo fuori vista dalla stradina e si diresse all’edificio. Dalla Jaguar erano scesi due uomini, difficile dire se uno di loro fosse il Soggetto. Le finestre si illuminarono. Numero 6 arrivò al capanno si sporse leggermente per vedere all’interno.
Uno degli uomini spostò un tavolo ed estrasse una valigia da una botola. L’altro gli dava le spalle e controllava la porta, sembravano in attesa di qualcuno.
Nessuno dei due era il Soggetto. Anche se il più giovane gli parve di averlo già visto da qualche parte. Era più interessato alla valigia, poteva essere il suo obiettivo.
Mentre pensava al da farsi una spia verde nel campo visivo lo avvisò della ricezione di un messaggio.
Facendo attenzione ai rumori provenienti dall’interno, estrasse lo smartphone dalla tasca.
<Intelligence aggiornata, nuova identificazione Soggetto. PERICOLO. Direttive precedenti annullate. Consentito uso della forza, eliminare Soggetto e recuperare pacco con ogni mezzo entro tempo limite.>
TIME: 18:55:47
Numero 6 mise via lo smartphone giusto in tempo per sentire un sussurro dall’interno.
«Arriva qualcuno.»
TIME: 18:40:35
6 rimase ad osservare tutta la scena.
L’arabo gli aveva tolto il disturbo di eliminare i due uomini, ora rimaneva solo lui ma prima voleva delle risposte.
Si appostò dietro la porta d’ingresso, non appena l’arabo varcò la soglia gli piombò alle spalle cercando una presa sul collo.
L’altro reagì fulmineo, lasciò cadere la valigetta, abbassandosi di scatto e ruotando riuscì a sfuggire alla presa e contemporaneamente contrattaccare. Evidentemente era un professionista.
Si scambiarono alcuni colpi finché l’arabo non riuscì ad estrarre la pistola e fare fuoco contro 6, che riuscì ad evitare la raffica per un soffio, buttandosi all’interno dell’edificio dove il fuoco stava già dilagando dai due corpi carbonizzati.
6 estrasse l’arma, si affacciò un momento e vide l’arabo che stava scappando dopo aver recuperato la valigetta.
Prese la mira e fece fuoco più volte finché sentì un grugnito e un tonfo.
Uscì restando in guardia e si avvicinò all’ombra sul terreno. Era la valigetta. Dell’arabo nessuna traccia tranne una scia di sangue.
Subito dopo sentì il rombo di un motore allontanarsi in fretta.
Mise via la pistola e aprì la valigia.
Vide fiale in contenitori ermetici, ma uno degli alloggiamenti era vuoto. C’erano anche due cellulari.
Alla luce del fuoco sempre più vorace tenne lo sguardo sulle fiale.
«Richiesta conferma pacco.»
La risposta comparsa sulle lenti fu quasi istantanea: NEGATIVO.
6 grugnì di frustrazione e prese uno dei due cellulari. Un vecchio modello con la cover degli ACDC. Lo sbloccò grazie al suo smartphone e apparve la foto del ragazzo davanti a una pompa di benzina mentre mimava una chitarra con la pistola del distributore.
«Ecco dove ti avevo visto.»
Sfogliò rapidamente le ultime chiamate, c’erano due numeri.
Chiamò il primo e l’altro cellulare nella valigia iniziò a squillare.
Riagganciò e compose il secondo. Dopo un paio di squilli rispose seccata una voce femminile: «Che vuoi ora? Non ho tempo!»
6 chiuse la comunicazione e aprì un’applicazione sul suo smartphone. Digitò il numero della donna e sullo schermo comparve la traccia GPS e la triangolazione delle torri radio del cellulare.
Nelle ultime ore la traccia si era spostata dal solito B&B, al paese dove aveva visto la Jaguar per poi tornare al B&B.
Gli venne in mente la bella ladra di quella sera.
Aprì il browser e cercò il sito del B&B. Passò in rassegna le foto, bingo. Sullo sfondo di una panoramica della sala da pranzo c’era la stessa donna che preparava un tavolo.
TIME 18:14:45
Montato sulla Jeep ripartì per recuperare l’attrezzatura lasciata alla sua vecchia auto nel bosco.
Mentre guidava fece un’altra richiesta al Direttivo: «Necessito sapere contenuto del pacco, non posso essere efficiente se non so cosa cercare.»
Dopo qualche minuto apparve il segnale. Prese lo smartphone e lesse il messaggio tenendo un occhio sulla strada.
Sbandò e per poco non finì fuori carreggiata.
Mise via l’apparecchio e premette sull’acceleratore.
«Potevate dirlo prima.»
Autore, blog e personaggio.
Walter, lestoriediwalter: Gregory, lo straniero.
Elena, nonsolocampagna: Filippo, il cercatore di funghi.
Maida, cuoreruotante: Lauren la barista.
Roberto: Numero 6, agente segreto.
Sara, leggimiscrivimi: Jo, la donna misteriosa.
Onofrio, neon di berlino: Cisco il benzinaio.
Silvana, residui di tramonto: Marie, la fotografa di moda.