Qui dovrebbe esserci un riassunto, ma onestamente chi li legge i riassunti? Per saperne di più vi rimando alla prima puntata di questo racconto scritto da sette autori differenti per stile e genere, ognuno libero di portare il suo personaggio dove vuole.
[29] Gregory
Ma come diavolo ci sono finito qui? Continuo a domandarmelo come un mantra, che però non mi aiuta a stare meglio.
Non mi aiuta incolpare una missione andata male, un collega morto, un ordine sbagliato di quello che tutti chiamano Coordinatore.
La colpa è solo mia.
Mia, per aver scelto di condurre una vita in cui non ho mai creduto fino in fondo e che non ho mai nemmeno capito, nemmeno superficialmente. Sono sempre stato solo una pedina mossa da giocatori nascosti dietro a facciate, consigli di amministrazione, gabinetti di governo, chiese. E il giorno in cui ho detto no, da pedina d’attacco sono diventato sacrificabile, da killer sono diventato bersaglio. Ottimo, non c’è che dire.
La donna di cui occupo la casa sembra dormire tranquilla sul divano. Invidio la sua capacità di farlo nonostante sia praticamente stata rapita da me. Forse il fatto di essere in casa sua la rende più tranquilla. E’ spiritosa, oltre che bella e questo aggiunge un velo di tristezza a tutto. L’ho coinvolta in qualcosa che non so come andrà a finire.
Fuori sembra tutto tranquillo. Mi chiedo cosa stia facendo ora Jo.
Mai avrei pensato di trovarla qui. Ma che sia coinvolta in qualcosa di grosso è sicuramente da lei. Mai stata capace di rimanere su un solo fronte quella ragazza.
Sono molto più preoccupato per quel tizio che mi seguiva.
Lauren si muove nel sonno, sembra dire qualcosa. Ma la mia attenzione viene catturata dal computer portatile che staziona su un piccolo scrittoio alle sue spalle. Improvvisamente mi ricordo della chiavetta trovata nel giaccone. Frugo nella tasca dei pantaloni e la trovo. Osservandola meglio mi rendo conto che è molto più di una semplice memoria usb. Sembra un piccolo disco esterno, dotato di led. Cercando di fare meno rumore possibile avvio il computer e inserisco il dispositivo in una porta.
Non mi ci vuole molto a capire cosa ho per le mani. Tutto si fa chiaro, finalmente.
«Cos’è quello?»
La voce di Lauren mi coglie di sorpresa. Sto davvero perdendo colpi. Mi osserva dal divano, si è solo sollevata di poco.
«Nulla che ti possa interessare.»
«Potrebbe essere il motivo per cui passerò a miglior vita nel prossimo futuro. Magari me la merito una spiegazione, che dici, signor straniero.»
«Mi chiamo Gregory.»
«Piacere, Lauren.» Mi dice sorridendo. Comincio ad abituarmi a quel sorriso.
«Se ti racconto tutto, poi dovrò ucciderti per forza.» Rispondo ricambiando il sorriso.
Lei non replica, si limita a mettersi comoda e aspettare.
«Ok, se proprio insisti. Poi mi dirai se la pallottola la preferisci al cuore o in fronte.»
Non risponde nemmeno ora. Va bene.
«Sono un killer professionista.»
«Ma non mi dire, non l’avevo capito.»
Ignoro il commento e proseguo. «Lavoro per una agenzia di intelligence privata, chiamata Società. Nell’ultima missione che mi hanno affidato dovevo intercettare un agente di un’agenzia concorrente, il Direttivo. Quell’uomo voleva vendere informazioni riservate a un giornalista. Dovevo recuperare quelle informazioni in ogni modo. Ma qualcosa è andato storto, c’è stato uno scontro a fuoco, un’esplosione, persone innocenti sono morte a causa mia. Non so cosa mi sia successo. Tutto mi è sembrato inutile e assurdo. Avevo il corpo del giornalista addosso. Ho preso la sua auto e sono arrivato qui.»
Guardo la donna seduta sul divano aspettando una qualche reazione. «L’attentato terroristico di cui hanno parlato al telegiornale?» Chiede infine.
«Non so cosa abbiamo detto i media. Ma non è stato terrorismo.»
Non capisco se lei mi crede o no. Non ha molta importanza. Continuo a spiegare, più per me che per lei. «Per uno scherzo del destino, quello che c’è in questo dispositivo di memoria che ho trovato nel giaccone del giornalista, sono le informazioni che dovevo recuperare. Ho compiuto la missione, in fondo.»
«E’ una buona o una cattiva notizia?»
«Non lo so ancora. Ho bisogno di schiarirmi le idee. Prendo la tua auto.»
Autore, blog e personaggio.
Walter, lestoriediwalter: Gregory, lo straniero.
Elena, nonsolocampagna: Filippo, il cercatore di funghi.
Maida, cuoreruotante: Lauren la barista.
Roberto: Numero 6, agente segreto.
Sara, leggimiscrivimi: Jo, la donna misteriosa.
Onofrio, neon di berlino: Cisco il benzinaio.
Silvana, residui di tramonto: Marie, la fotografa di moda.