Il titolo lo mettiamo poi (ma poi poi) – Tredicesima puntata

Qui dovrebbe esserci un riassunto, ma onestamente chi li legge i riassunti? Per saperne di più vi rimando alla prima puntata di questo racconto scritto da sette autori differenti per stile e genere, ognuno libero di portare il suo personaggio dove vuole.

[25] Marie (scritto da Silvana del blog Residui di Tramonto)
«Potevi avvertirmi che saresti venuta!» Disse Alex.
«Volevo che fosse una sorpresa…» non capendo come mai lui non fosse felice di rivederla.
Era confusa, ma se le aveva detto non più di due settimane prima che in quel momento dell’anno lassù era bellissimo! Era ovvio che lei ci sarebbe voluta andare… «E’un problema che io sia qui?»
«No, No…cioè si!»
«Si o no? Non capisco…»
Alex la guardava con un sguardo che non aveva mai visto. Tutta la sincerità che aveva trovato nei suoi occhi era completamente sparita.
«Vedi Marie…se mi avessi avvertito ci saremmo trovati a metà strada e non avresti dovuto fare tutti questi chilometri…»
«Ma io volevo venire qui, volevo vedere dove vivi, in modo da poterti immaginare quando sono lontana… è così difficile da capire? Quale è il problema?»
Alex stava consumando il palmo delle mani a furia di strofinarsele nervosamente…lei continuava a guardarlo. Davvero non capiva.
«Marie siediti, provo a darti una spiegazione…»
Ormai il sole era tramontato dietro la montagna e la stanza si era fatta buia. Alex accese la luce e prese posto accanto a lei. Erano accanto quando cominciò a parlare senza guardarla negli occhi.
«Marie…ricordi che quando ci siamo conosciuti ti ho parlato di una storia finita da poco?”
Lei fece di sì con la testa.
«Non ti dissi che la persona con cui mi ero lasciato era… Robert.»
«Robert?”
«Si, stavamo insieme da 5 anni e tutto andava bene, quando proprio nella vacanza a Lienz, lui mi disse che non sapeva più se voleva continuare con me… mi disse che non era certo di essere ancora innamorato, che aveva bisogno di pensare e andò via.»
«Infatti eri da solo al ristorante,»
«Infatti… quando ti vidi arrivare al tavolo quella sera, eri così bella e così luminosa ed io stavo così male, che sperai di poter passare qualche ora in compagnia, invece che pensare a quello che era appena successo…»
Marie ascoltava senza muovere un muscolo in attesa che lui continuasse, solo il piede batteva un toc-toc ritmato alla sponda del letto.
«Il seguito è stato così naturale, anche se inaspettato, che non me la sono sentita di raccontarti tutto mentre eravamo insieme. Avevo anche pensato di dirtelo in seguito, ma poi i giorni sono passati, e le settimane, ed anche se siamo rimasti in contatto, credevo che non ci saremmo più visti… Fra l’altro, il mese scorso Robert è tornato. Lui lavora qui al B&B con me e…»
Marie si alzò di scatto e finalmente lo guardò. Vide solo paura in quegli occhi… non un barlume di scusa, non un po’ di affetto. L’uomo che le era rimasto dentro in quei mesi non corrispondeva a quello che aveva davanti. Questo era uno a cui aveva fatto comodo e basta!
Voleva dirgli che era una stronzo. Voleva in qualche modo ferirlo per quello che le aveva fatto. Voleva dagli uno schiaffo bene assestato…
«Alex sei rientrato?» La porta della stanza si aprì.
Marie guardò Robert giusto il tempo per prendere la borsa e il suo giubbotto. «Ciao, sono Marie, un’amica di Alex… passavo da queste parti e sono venuta a salutarlo» Si girò a guardarlo per l’ultima volta, attraversò la hall e uscì per sempre dal B&B e dalla sua vita.

Autore, blog e personaggio.
Walter, lestoriediwalter: Gregory, lo straniero.
Elena, nonsolocampagna: Filippo, il cercatore di funghi.
Maida, cuoreruotante: Lauren la barista.
Roberto: Numero 6, agente segreto.
Sara, leggimiscrivimi: Jo, la donna misteriosa.
Onofrio, neon di berlino: Cisco il benzinaio.
Silvana, residui di tramonto: Marie, la fotografa di moda.