Il titolo lo mettiamo poi (ad avercelo…) – Dodicesima puntata

Qui dovrebbe esserci un riassunto, ma onestamente chi li legge i riassunti? Per saperne di più vi rimando alla prima puntata di questo racconto scritto da sette autori differenti per stile e genere, ognuno libero di portare il suo personaggio dove vuole.

[24] Gregory, lo straniero (scritto da Walter, cioè da me, del mio blog)
Entro nella piccola hall del B&B giusto in tempo per incrociare colei che mi ci aveva indirizzato.
La donna sorriso ha appena lasciato il proprietario, che ora ricordo esserne il fratello, e ora si avvicina con l’aria severa di una suora in trance agonistica da recitazione olimpionica di rosario.
«Proprio lei stavo cercando.» Dice additandomi con una mano e porgendomi delle monete con l’altra.
«Mi scusi, non capisco.»
Lei agita la mano con le monete fino a farla precipitare contro il mio petto. D’istinto porto le mie allo stesso punto.
«Ha pagato troppo la consumazione, prima. Sono venuta qui a portarle il resto.»
«Sul serio?» Rispondo di getto quasi ridendo. Forse dovrei aggiungere qualcosa del tipo ma non doveva, oppure l’avevo lasciato come mancia, o altro. In realtà aspetto che sia lei a rispondere qualcosa, o almeno a togliere la sua mano dalle mie. E in effetti lo fa, forse troppo bruscamente, forse dopo aver aspettato troppo.
Distoglie lo sguardo e si affretta a raggiungere l’uscita.
Si volta solo per salutare il fratello, ma desiste vedendo che sia lui che la specie di Paris Hilton che sembra arrivata direttamente da chissà quale sfilata di moda sono spariti.
La barista sparisce all’esterno e io la seguo. Non avevo le idee molto chiare prima di tornare all’albergo ma ora mi si presenta un’opportunità.
La vedo scavare dentro la borsa, forse per cercare le chiavi della Panda 4×4 che le sta di fronte.
«Grazie.» Le dico cercando un approccio gentile mentre mi avvicino veloce.
Dalla strada che porta al paese mi pare di sentire un rumore di auto che si avvicinano, non ho molto tempo per giocarmela con la galanteria.
La donna si volta verso di me dopo aver finalmente trovato le chiavi. Provo un filo di dispiacere nel sostituire la sua parvenza di sorpresa con la paura. Appena vede l’arma che tengo in mano, ma occultata dal giaccone, la sua mascella dimentica di essere appesa al cranio e gli occhi si allargano a tal punto da farmi preoccupare.
La raggiungo in due falcate.
«Come ti chiami? Domando.»
«Come?»
«Qual è il tuo nome?»
«Lauren.»
«Bene Lauren, adesso saliamo in auto e ce ne andiamo da qui. Subito.” Accentuo l’ultima parola con la canna della pistola contro il suo fianco.
Per fortuna non ho bisogno di insistere.
La Panda 4×4 sparisce dietro la prima curva un attimo prima che le auto provenienti dal paese possano vederci.

Autore, blog e personaggio.
Walter, lestoriediwalter: Gregory, lo straniero.
Elena, nonsolocampagna: Filippo, il cercatore di funghi.
Maida, cuoreruotante: Lauren la barista.
Roberto: Numero 6, agente segreto.
Sara, leggimiscrivimi: Jo, la donna misteriosa.
Onofrio, neon di berlino: Cisco il benzinaio.
Silvana, residui di tramonto: Marie, la fotografa di moda.

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