Mi fermo a bordo strada.
È freddo fuori ma il sole accentuato dai finestrini mi scalda il volto.
Chiudo gli occhi e ascolto il rombo di auto e camion, sfrecciano a pochi centimetri.
Spostano l’aria con violenza e la mia piccola utilitaria dondola leggera, cullandomi e sospendendomi lontano da questo mondo.
Correte.
Andate.
Fate in fretta.
Muovetevi veloci nello spazio, mentre io resto fermo.
Che tanto, la velocità del viaggio nel tempo è la stessa per ognuno di noi.
L’arrivo è certo e per fortuna sconosciuto, che si corra o meno.
Correte voi, io non ho fretta.
Di certo non dovevi andare a timbrare il cartellino del lavoro.
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Vero anche questo… 🙂
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Mi hai ricordato la barzelletta del tizio che si faceva le sigarette con la carta di giornale è un giorno ha letto la notizia (prima di fumarmela) di un incidente mortale con la moto. Nel mentre ne passa una davanti a lui a tutta birra. Lui, serafico, dice: corri corri, che a te ti fumo domani…
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Scrivo le barzellette quasi peggio di come le racconto 🤣
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😁😁😁
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Non ridere Wal. È una cosa che devo omettere nel Curriculum vitae
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Raccontare barzellette è un’arte che purtroppo non conosco nemmeno io. Anche ricordarle è un bel problema. Ma tu sei toscana. I toscani son simpatici di default. 😉
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Dipende dalla calata però. Buona la calata Fiorentina, terribile la livornese. Io ho una calata mista, mia madre è romana , mio padre parla pisano solo al telefono, a volte qualche caduta in viareggino…
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Ahah, se ci arriva a domani, a furia di fumare carta di giornale…
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In guerra (la prima) le persone fumavano le foglie di noce. Non c’è stop al peggio…
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