Secondo te potevo mai vincere qualcosa?

No.
Mi rispondo da solo. Quando mai.
Al lotto non imbrocco un numero, alla lotteria nazionale (esiste ancora?) nemmeno la serie del tagliando.
Nei concorsi dell’Esselunga quando la cassiera mi allunga il biglietto da grattare già sorride scuotendo la testa.
I gratta e vinci? Vinco quando non li compro e perfino con i vecchi Boeri al bar (qui bisogna aver superato da un pezzo gli anta per capirlo) faccio buca.
Tirare a sorte con me vuol dire vincere facile e ammetto che qualche volta mi sarei fatto volentieri corrompere da una squadra per militare nell’altra…
Più di quindici anni or sono ci sono andato vicino a ottenere una discreta vittoria, diciamo che arrivai a tre quinti dal traguardo. Ma niente, ovvio.
La settimana scorsa ci ho riprovato, secondo voi com’è andata?
Esatto.
Però.
Però mi resterà d’aver viaggiato su un treno a 299 km/h, comodo e rilassato.
Però mi resterà l’aver ricevuto un inaspettato onesto e disinteressato consiglio da un tassista abusivo.
Però mi resterà lo sguardo ironico della ragazza del ristorante che alla mia domanda su dove sedermi ha risposto “n’do te pare, come dicheno arRoma…”
Però mi resteranno gli innumerevoli e vani tentativi di obliterare un biglietto sui mezzi dell’Atac, almeno fino a quando un comprensivo cittadino dell’Urbe, forse impietosito dal mio goffo insistere, ha confessato che quelli (i diabolici congegni atti a vidimare i titoli di viaggio) non funzionano mai.
Però mi resterà essere andato a Roma per la prima volta. La prossima volta che camminerò attorno al Colosseo, entrerò nel Pantheon, camminerò per Piazza San Pietro, forse non proverò la stessa stupita meraviglia.
Però mi resterà d’aver trascorso un pomeriggio diverso e divertito, aver aggiunto profondità alle immagini che solitamente fanno capolino dal bidimensionale schermo televisivo. Mi resterà la piacevole sorpresa di un personaggio che ho scoperto essere persona simpatica e inaspettatamente disponibile, anche oltre le telecamere.
Quello che avrei preferito non mi restasse sarà forse il rimpianto di non aver saputo fare di più, mitigato dalla consapevolezza che non si poteva fare di più (lo spettacolo, si sa, ha le sue regole) e che, comunque, it’s the story of my life, come dicheno alLondra .
Quello che resterà a voi, se vorrete farvi del male, sarà guardare il mio faccione oggi (giovedì 15 ottobre) alle 18.45 su RaiUno. Se non potete questa sera, non preoccupatevi, non vi sarete persi nulla (e comunque c’è RaiPlay).

45 Comments

  1. Mi rimetto un promemoria subito subito 🙂
    Comunque vincere non è mai importante, il detto lo conosci. E per quanto riguarda il lotto o i Gratta e vinci vinci solo quando non giochi, appunto. Infine: non bisogna averli superati poi così tanto, gli anta, per conoscere i Boeri!

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          1. Ho cannato ieri sera ma recupero ora: ma che capelli lunghissimi hai??? Hai perso il numero del barbiere?? Ripassa l’Olimpo però, Little Boss che è fissata con Percy Jackson, non te la perdonerebbe. Comunque ti sei difeso bene. Incredibile ma vero conoscevo il significato di lampazza… non chiedermi perché. Sei caduto sulla pagliuzza… ma devo dire che il tuo avversario ne ha avute molte facilissime…comunque clap clap!

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          2. Grazie. Non dirmi che LB conosce anche Estia 😱.
            Le parolone sono uno scoglio difficile, nemmeno da casa ci azzecco mai…
            Eh, come dicevo, lo show ha le sue regole, infatti avevo quasi deciso di non andare, poi mi son detto chissenefrega, almeno visito Roma 😉
            Ps: cos’è un barbiere?

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          3. LB conosce pure Estia, sì. Prova con la saga, visto che sei un lettore 😉 sono solo … beh, ho perso il conto di quanti sono. Ti do la definizione di barbiere, per la tua prossima visita all’eredità: malintenzionato che vuole rubarti lo scalpo.

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  2. uuuh…:alle 18,40 riesumo la tele dalla catasta di peluche , rimetto (sempre che mi ricordi dove l’ho cacciato) il cavo d’antenna, la collego alla presa luce, mi spaparanzo sul divano e… tataaaan 😉

    (ora, però, metto promemoria sul cellulare… ^_^)

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  3. Ah, ah, mitico Walter! Ti ho visto ieri sera, ci ho messo un po’ a realizzare che eri tu… ti ho fatto un post, era il minimo per celebrarti! Peccato, ma tanto non avresti comunque brindare con le professoressine… ho molto invidiato i tuoi capelli! ah, ah, ti è toccato Carlo, quello è un osso duro, anche se mi pare che gli hanno fatto delle domande più facili, però tu pure mi ti vai a incantare sul batacchio! 🙂 🙂 Deve essere stata comunque una bella esperienza, tua figlia è venuta con te? Sarà stata orgogliosissima! Adesso ti rimane solo di tentare ai Soliti Ignoti…

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    1. Addirittura un post dedicato! Poi con calma me lo leggo, grazie! Purtroppo per le norme anticovid non è più possibile farsi accompagnare. Le prof sono comunque un bel vedere, anche a distanza di sicurezza 😉😁

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