#186 – Ode al pedone

A te, essere umano di genere maschile, dalla sconosciuta provenienza ma sicura destinazione, dal dubbio gusto estetico e dai connotati di lombrosiana memoria,
a te, che attraversi la strada lontano dalle strisce pedonali ma non così tanto da poterne risultar giustificato,
a te, che solo per mia magnanima predisposizione a non passarti a fil di pneumatico puoi continuare a giovarti del medesimo ossigeno che altri esseri viventi avrebbero ben più diritto a consumare,
a te, che devii su una obliqua traiettoria che mi costringe ad assistere ancor più a lungo del dovuto al tuo passaggio sulla carreggiata che altresì dovrebbe esser liberata nel minor tempo possibile,
a te io pongo l’esortazione a muover più velocemente quelle strane propaggini che Natura ti ha fornito in guisa di gambe, in modo da evitare d’essere platealmente inviato ad attuare quella famosissima pratica sessuale a cui, peraltro, suppongo tu sia già particolarmente avvezzo.

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