#182 – Il fastidio

Ciao cara, sono a casa.

Ciao! Sono qui, in cucina.

Ehilà, tutto bene?

Si si, al solito. Tu?

In ufficio bene…

Per il resto?

Mah, mi sento un po’ strano…

Stai male?

Nooo, no. Solo strano.

Ok, ma strano in che senso? Senti, l’aceto lo metto dappertutto o solo nella mia?

Metti metti, non so, un fastidio…

Ah…

Cosa?

Cosa cosa?

Hai detto ah… Sai qualcosa?

E cosa dovrei sapere?

Hai detto ah… con un tono come a dire… ovvio no?

Ma stai bene? Come faccio a sapere cosa ti dà fastidio.

Ok, mi sembrava. Hai messo le olive anche?

Sì.

Buone.

Eh…

Ancora.

Ancora cosa?

Quel tono.

Ma quale tono?

Quello che usi quando sai qualcosa e non vuoi dirmela.

Ma te sei paranoico.

Paranoico… Se solo non avessi questo fastidio…

Allora vediamo di risolverlo, questo fastidio.

Eh magari…

Dove ce l’hai questo fastidio?

Non so, un po’ alla gola.

Ok. E quando è cominciato?

Dunque, più o meno nel pomeriggio.

Bene, ripercorriamo quello che hai fatto da stamattina.

Ok. Ho fatto le solite cose, sveglia, colazione, preparato per andare in ufficio.

Mmh, e stamattina non avevi questo fastidio, giusto?

No. Come fai a saperlo? Vedi che sai qualcosa? Ti ha chiamato il dottore? Il checkup che ho fatto ha rivelato qualcosa?

Sì.

Ecco, lo sapevo… dai parla…

Che sei scemo e ipocondriaco, ha rivelato… Ora smettila e continuiamo.

Uff…

Quindi questa mattina tutto a posto. Poi?

E niente, poi sono andato a pranzo.

Da solo?

Sì perché?

Lasciami fare. E dopo il pranzo hai cominciato a sentire questo fastidio.

Esatto. E mi perseguita ancora adesso.

Forse dovresti semplicemente prendere un’aspirina.

E se invece avessi contratto qualcosa di più… ci siamo capiti no?

Nooo, non penso assolutamente. Guarda, al massimo, se ti fa sentire più tranquillo, possiamo cenare e poi andare al Pronto Soccorso.

Al Pronto Soccorso? Credi sia necessario?

Sì, a meno che tu non riesca a toglierti da solo la mascherina che hai dimenticato sotto il mento…