Un giorno GianDio decide di creare un mondo tutto suo.
Ci pensa su per qualche tempo, circa una settantina di miliardi di anni, periodo in cui prende appunti a mente su tutte le specie di piante e animali che gli piacerebbe inventare. Per fortuna è dotato di straordinaria memoria, perché gli impegni di lavoro lo tengono talmente occupato da non avere mai il tempo per impostare il progetto come desiderato.
L’occasione perfetta arriva alla fine dell’ennesima giornata d’ufficio quando il caposezione, trovandolo in attesa di fronte all’ascensore, si lascia andare a una considerazione inaspettata.
“GianDio, hai fatto un ottimo lavoro con i pattern della Galassia EN729437. I superiori sono impressionati. Se per caso hai qualche tuo progetto da presentare, questo è il momento.”
Il caposezione non deve quasi nemmeno finire la frase.
Il progetto completo della Terra di GianDio viene approntato e presentato la mattina successiva e, dopo l’approvazione, a GianDio bastano sei ore per implementarlo completamente.
La settima ora lo presenta a colleghi e quadri direttivi.
Un’ovazione.
Il mondo creato da GianDio è spettacolare, variegato, così intriso di particolari e intrecci naturali da lasciare la maggior parte degli spettatori senza fiato. E una tale paletta di colori non si era mai vista…
L’applauso di colleghi e superiori per lo splendido lavoro lo riempiono di orgoglio e soddisfazione.
Ma la ciliegina sulla torta che gli procura perfino una promozione è la creazione di una creatura completamente nuova e diversa da tutte quelle già esistenti, che si presenta fin da subito come peculiare e interessante, a cui GianDio dà il nome di Adamo. Perfino il Mega Direttore in persona discende dal suo ufficio all’ultimo piano per visionare il particolare operato di GianDio.
Quando rientra a casa quella sera, GianDio cammina a un metro da terra.
Letteralmente.
La moglie lo riprende immediatamente per quel modo distratto di procedere, a causa del quale ha inavvertitamente sfiorato e piegato un fragile e sensibile rametto della pianticella di zucchina che sta timidamente crescendo in un vaso sotto il portico.
A nulla importano le scuse di GianDio alla dolce consorte perché nel frattempo lei inizia a elencare una lista di piccole faccende casalinghe di cui lui dovrebbe occuparsi, naturalmente senza fretta, quando ne abbia il tempo, ma comunque prima di cena.
Terminate le “quattro cosette da sistemare”, GianDio si offre di aiutare a preparare qualche piatto particolare per la cena, in modo da poter festeggiare così il suo successo lavorativo. L’altra metà della mela accetta la proposta senza riserve, lasciandogli carta bianca sulla preparazione del contorno, senonché fargli poi “gentilmente” notare che le zucchine andrebbero tagliate a cubetti più piccoli, i pomodorini in quattro e non solo in due e, “possibile che te lo devo ripetere tutte le volte, se metti la cipolla prima le zucchine poi diventano molli e mi fanno schifo.”
Durante la cena GianDio decide che è arrivato il momento di condividere il suo successo, inizia allora a raccontare tutto il suo lavoro alla moglie, con la minuziosa dovizia di particolari di chi mette amore e passione nel suo lavoro, perché il suo lavoro è amore e passione. Alla fine del piatto di zucchine trifolate, di due calici di vino bianco e della meticolosa spiegazione di quanto sia perfetto il mondo da lui creato, GianDio conclude con la domanda: “Se vuoi te lo faccio vedere, basta collegarsi a…”
Lei tronca la sua proposta rispondendogli con un tono di voce e un atteggiamento che non lasciano spazio a repliche, mentre con il telecomando accende la televisione e cerca qualcosa da guardare. “Guarda sono sicura che sia bello, certo che se tutte queste attenzioni e passione le avessi anche per le cose di casa… Non so quanto tempo è che ti ho chiesto di farmi un laghetto… Se lo scavavo io con il cucchiaino facevo prima… Vabbé amorino, si può avere un caffè? Però buono eh? “
Più tardi, dopo aver lavato piatti e tazzine, nell’intimità e nel silenzio del bagno di casa, pensierosamente seduto sul bordo della vasca da bagno, GianDio preleva una costola da Adamo e dà l’ultimo tocco alla sua creazione, rimuginando sul fatto che… mal comune, mezzo gaudio.
Più che un GianDio era un Poverodiavolo…
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GianDio uno di noi…
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Lo sapevo, è tutta colpa della moglie di DianDio!
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E non ho parlato della suocera… Ma questa è un’altra storia…
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L’apocalisse…
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La conosci anche tu? 😁
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Già.
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Qualcuno un giorno mi ha fatto notare che il tema dei miei racconti più o meno era sempre lo stesso. Ognuno si vede ha la sua croce da portare, come il figlio di GianDio
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Touché 😁
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Siamo in due anche di qui
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😂
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😂👏👏👏
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😊
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Come dice la Bibbia: ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza 😅
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🤟🏻
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ahah, sì, credo sia andata più o meno così 🙂
ml
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Che brav’uomo questo GianDio 😁
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Un povero diavolo…
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