#180 – La strana storia dell’Ing. Paolo Besozzi.

Paolo Besozzi, da tutti conosciuto come il Paolone era e, probabilmente è ancora, uomo dotato di straordinaria intelligenza e acume scientifico fuori dal comune, nonché di un notevole senso dell’umorismo e autoironia.
Proprio grazie a questa sua ultima qualità non se ne aveva a male quando i colleghi ricercatori comparavano la sua stazza alla sua intelligenza, capacità che ha dato lustro all’università presso cui lavorava e fatto ottenere al nostro gratificazioni professionali a livello globale.
Unico difetto del Paolone era la proverbiale pigrizia che trovava la sua massima espressione nel posporre la sveglia del mattino. In questo Paolone era più che un maestro, era un luminare, un guru, un profeta nel calcolo necessario alle impostazioni delle sveglie tradizionali e delle loro versioni più moderne come ad esempio gli smartphone.
Posporre il risveglio anche di soli dieci minuti gli donava un senso di felicità e soddisfazione che perfino la moglie faticava a comprendere pienamente.
Il suo più grande successo professionale fu proprio legato all’atto del posporre la suoneria, anche se nessuno venne mai a saperlo e Paolone si guardò bene dal diffonderne la notizia.
Modificò la sua sveglia tradizionale in modo che alla pressione del tasto apposito, invece che spostare il trillo dieci minuti più avanti, l’apparecchio riavvolgesse il tempo di una buona mezz’ora, regalando a Paolone, unico nel mondo ad avere coscienza del fenomeno, tempo extra per dormire.
Questa sorta di macchina temporale permise a Paolone il godimento di una lunga serie di gioie mattutine.
Una mattina però la moglie non lo trovò accanto a sé al risveglio.
Affermò poi che dopo averle come al solito augurato una buonanotte la sera prima, il marito aveva farfugliato qualcosa riguardo al voler provare ad aumentare il tempo della funzione Posponi.
In qualunque luogo o in qualunque tempo sia adesso Paolone, probabilmente sta ancora dormendo beato.