Il primo led che si attiva è di colore rosso.
Resta acceso solo soletto per un periodo di tempo che difficilmente possiamo quantificare in base ai nostri standard. Secondi, minuti, ore o addirittura anni.
Poi se ne accende un altro, arancione. Questo secondo piccolo led va a fare compagnia al primo ancora per un periodo di tempo misurabile in maniera soggettiva.
Durante tutto questo intervallo, visto dall’esterno, il veicolo spaziale sembra fermo nel vuoto.
Immobile e spento. Non dà l’idea di viaggiare a una considerevole velocità verso la sua destinazione.
Il led giallo si accende quando il sistema di navigazione rileva l’ingresso nello spazio interno del sistema solare. Il led verde invece si attiva in prossimità dell’orbita esterna del pianeta di destinazione. All’accensione del led verde si attivano anche i sistemi di sopravvivenza interni e l’ovulo di stasi avvia il risveglio dell’ospite. Infine, lo spegnimento di tutti i led e l’accensione delle luci ambientali sancisce il definitivo risveglio dell’unico occupante il modulo spaziale oltre che l’avvenuto ingresso nell’orbita geostazionaria.
Il cibo è sintetico, scongelato e riscaldato neanche tanto bene, perché Tiodor non vedeva l’ora di mangiare qualcosa di solido dopo tutti quegli anni di sonno indotto e alimentazione liquida immessa direttamente nello stomaco. Il bip di chiamata lo trova impegnato a gustare il dolce.
“Bentornato.” E’ il saluto proveniente dalla superficie del pianeta, dalla capitale amministrativa del governo mondiale, dall’interno di un piccolo ufficio nel piano interrato del Ministero di Sanità Pubblica.
“Grazie,” risponde dopo aver ingoiato in fretta l’ultimo boccone, “con chi ho il piacere di parlare?”
“Mi chiamo Edd, ufficiale di collegamento di quinta generazione. Ho necessità di avere conferma del tuo numero identificativo e parametri missione.”
Tiodor risponde mentre finisce di inserire le briciole avanzate nel riciclatore. “Tiodor, tecnico sanitario di seconda generazione, numero identificativo GD37JBD2, Missione Controllo e Bonifica di Sistema, Autorizzazione 374.”
La riposta dalla superficie del pianeta si fa attendere qualche secondo. “Bentornato Tiodor. Sì, ho trovato la pratica relativa alla tua missione.”
“Ne sono felice.”
“In effetti,” continua la voce nel sistema audio della nave, “c’è una segnalazione attiva sulla tua pratica, Tiodor.”
“Una segnalazione?”
“Esatto. Scusa solo un istante, controllo meglio.”
“Da qui non scappo, Edd, ufficiale di collegamento di quinta generazione. Solo una domanda. L’aggiornamento dei sistemi al rientro in orbita non ha funzionato, puoi ragguagliarmi su quanto è successo negli ultimi quattro secoli?”
Dall’altoparlante arrivano solo scariche elettrostatiche.
“Edd?”
“Scusami Tiodor, rieccomi. Per rispondere alla domanda, fortunatamente non è cambiato molto dalla tua partenza. La società civile è stabile, la pace mondiale persiste. Ah, la spettanza di vita si è alzata di altri dieci anni, portandosi a circa due secoli. Riceverai le relative modifiche genetiche che ti spettano al tuo ritorno dalla prossima missione.”
“La mia prossima missione?” Domanda Tiodor sorpreso. “Sono appena rientrato dalla mia missione. Mi spetta una licenza.”
“Sì,” risponde l’ufficiale da terra con pazienza, “però, come ti dicevo, esiste una segnalazione, qui, sulla tua pratica.”
Tiodor sospira. “Sono tutt’orecchi.”
“La missione Controllo e Bonifica di Sistema con Autorizzazione 374 consisteva nella disinfestazione del pianeta di classe M del sistema Elos. La bonifica non è stata effettuata. Sei tenuto a portare a termine la missione.”
“Non è possibile. Ho effettuato la disinfestazione!”
“Hai seguito le procedure, Tiodor?”
“Assolutamente. Ho analizzato la biosfera, rilevato una forma di vita patogena ed estremamente nociva, sintetizzato un virus per eliminarla in modo mirato e dato inizio alla bonifica.”
“Hai rispettato in maniera precisa le linee guida?”
“Ovviamente.”
“Quindi hai anche rispettato il periodo di giacenza e controllo dei risultati?”
“Il periodo…”
“Il tempo necessario per essere sicuri che il virus di bonifica superi definitivamente le difese della forma di vita patogena. Lo hai rispettato?”
“…”
“Non ha funzionato, Agente GD37JBD2. Il patogeno ha debellato il virus. Ora, sto inviando al computer della tua nave le nuove direttive per ripetere la missione. Buon viaggio Tiodor, ti consiglio di controllare la buona riuscita dell’operazione prima di rientrare. Ah, e addio, ho paura che al tuo ritorno non sarò più qui a riceverti.”
Quando è iniziato il lockdown ( concetto per me assurdo) ho pensato che se anche dovessero venire i marziani sulla terra non me ne sarei stupita !
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Pensa se arrivassero adesso, non troverebbero traffico…
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inutile campare quattro secoli se li devi passare dormendo o lavorando in missione, insomma la stessa vita dei terrestri.
ml
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Tutto il mondo (o mondi) è paese…
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Non finirai mai di stupirmi
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Lo spero!
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