E poi ti domandi se sei felice, se va tutto bene, se sei realizzato. E ti rispondi di sì, perché ne sei convinto, perché hai fatto auto-analisi e sei giunto alla conclusione che certo, forse avresti potuto fare di più, ma che evidentemente se non lo hai fatto è probabile dipenda dal fatto che non ne sei in grado, o forse, meglio, che le circostanze della vita ti hanno portato a fare delle scelte, e in fondo a te va bene. E allora ti gongoli pensando che, insomma, non possiamo mica essere tutti grandi uomini, o pensatori, o statisti, o eroi della rivoluzione. In fondo, sono venuti al mondo ben 108 miliardi di individui, di cui 7 ancora vivi e vegeti. E mica tutti hanno fatto la storia. Di quanti ci si ricorda, qualche centinaio, qualche migliaio? Nulla in confronto all’intera Umanità, passata e presente. E poi alla fine si muore tutti. Nessuno escluso. Anche quelli famosi, sono tutti morti. O moriranno. E te lo dico in via confidenziale, tranquillo, mi sa che dopo non c’è più nulla. Quindi perché sbattersi?
Ma sì, dai, alla fine non te la stai cavando male. Certo c’è chi se la passa meglio, ma diamine, la maggior parte sta peggio di te. Ma sì, sei contento. Magari non proprio realizzato, ma d’altronde chi lo è veramente? Perfino Alessandro Magno (che ne ha fatta di roba) è morto con un sacco di progetti ancora da realizzare.
E allora, quando fai due conti, ti rispondi che va tutto bene.
Fuori.
Ma dentro ti senti così di merda che tocca chiamare la coscienza a tirare lo sciaquone.
Ma la coscienza, che si sappia, non è molto brava a fare pulizia, così qualche macchia le rimane sempre attaccata addosso.
Pensiero pessimista della sera…

Veritiero in modo crudo più che pessimista… Tutto vero☺
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