#50 – Confessione

Ricordo molto bene la prima volta.
Sai, non l’ho mai raccontato a nessuno prima. Non so nemmeno il motivo per cui ne sto parlando.
Forse un desiderio di redenzione, di perdono. Forse perché sono stanco di restare nell’ombra. O forse semplicemente in quanto questa sera non ho nulla di meglio da fare e mi va di chiacchierare. Comunque è successo dieci anni fa.
Dopo l’incidente mi guardai attorno, incredulo che non ci fosse nessuno nei paraggi. Il tizio, riverso a terra in una posizione che mi ricordava il classico disegno della sagoma di un geco. La mazza da baseball tra le mie mani. Era una bella mazza, di quelle d’alluminio, comprata per mio nipote. Ci fece poi degli ottimi fuoricampo, ma questa è un’altra storia.
Ora, se devo dirti perché cominciai a litigare con quell’uomo, proprio non me lo ricordo.
Buio totale. Dicono che è l’effetto del trauma. Amnesia selettiva.
A dir la verità il trauma peggiore l’ha subito lui, non io.
Fatto sta che non potevo mica lasciarlo lì. Credevo che se l’avessero trovato poi magari sarebbero risaliti a me. Come non lo so, a quel tempo non ero molto ferrato in queste cose. Col senno di poi e visto come si svolgono le indagini qui nel nostro bel paese, probabilmente potevo andarmene e nessuno mi avrebbe mai trovato. Ma a quel tempo pensai che la cosa migliore fosse far sparire il corpo.
In fondo l’avevo ucciso io, dargli una degna sepoltura mi sembrava il minimo che potessi fare. Anche per gentilezza nei suoi confronti. A conti fatti, lo scoprii più tardi, fu grazie a quel povero cristiano che scoprii la mia vera vocazione.
Non che non ne avessi mai avuto un lieve sentore. Così, fantasticando, l’idea di uccidere mi aveva sempre solleticato la fantasia.
E poi tutti quei film visti, quei libri letti, insomma, farla franca non mi pareva poi così difficile.
Va bene, al cinema e in letteratura il cattivo viene quasi sempre beccato, ma solo perché commette qualche sbaglio grossolano, o perché ha la sfiga di incappare nel Tenente Colombo di turno.
La sai una cosa? Ho imparato che se pianifichi bene, se non commetti errori e soprattutto, se scegli bene le tue vittime, non ti beccano.
Prendi me, per esempio. Dieci anni di onorata carriera da serial killer alle spalle. Hai mai sentito parlare di me in televisione? Qualche affascinante criminologa ha scritto un libro che racconta dei miei delitti? O anche soltanto qualcuno sospetta di qualcosa?
No?
E sai perché?
Sono bravo. Non lascio indizi, non lascio prove, tracce, collegamenti, modus operandi. Niente di niente. La maggior parte dei miei prescelti svanisce nel nulla.
Onore al merito a Chi l’ha Visto che si ostina a cercarli. Qualcuno lo faccio ritrovare, così giusto per mettere un po’ di pepe al mio hobby. Mi diverte poi seguire le indagini finché restano sulle prime pagine, poi onestamente mi viene a noia constatare l’inettitudine di chi dovrebbe indagare.
Pensa che una volta hanno perfino arrestato e condannato un altro al posto mio. Un poco ci rosico, in fin dei conti si preso il merito di un lavoro molto ben eseguito.
Ma torniamo a noi.
Come ti dicevo è la prima volta che mi cimento nel raccontare a qualcuno di questa mia innocente passione per l’omicidio, la tortura, talvolta il cannibalismo, se trovo particolarmente stuzzicante la mia vittima.
Sto condividendo questo mio segreto perché mi è sempre più difficile selezionare nuovi candidati per i miei giochi.
Capirai bene che non posso attingere ad amici e parenti, e a volte gli sconosciuti si rivelano essere, come dire, culturalmente un filo al di sotto dello standard che mi prefiggo.
Perciò ho aperto questo blog sotto falso nome e condiviso con te i miei pensieri, perché so che tu puoi capirmi.
Tu hai deciso di seguirmi, sei interessato a quello che scrivo e se sei arrivato a leggere fin qui significa che nel frattempo il mio sistema di tracciamento ti ha localizzato.
Grazie, non vedo l’ora di conoscerti personalmente.

Saluti affettuosi.
L’Uomo Nero.

7 Comments

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...