Non mi capacito

Non mi capacito del fatto che il mio blog non abbia ancora fatto breccia nell’animo di almeno un migliaio di follower.
Non mi spiego perché, in ogni caso, non giungano continui apprezzamenti da parte dei miei lettori e che nessuno voglia ringraziarmi per aver trovato nelle mie parole quel senso dell’esistenza che andava cercando ovunque.
Non riesco a comprendere la ragione per cui le persone che mi conoscono personalmente (pochissimi parenti esclusi) non sentano la curiosità di consultare la mia opera, vista e considerata la facilità con la quale è fruibile da ognuno e di come ognuno possa goderne gratuitamente.
Sono esterrefatto che ancora nessun editore o un qualsivoglia mecenate mi abbiano contattato per offrirmi un contratto principesco.
Devono esserci solo due possibili risposte a tutto ciò.

Una prima ipotesi è che qualcuno molto, ma molto in alto, di cui non voglio fare il nome invano, stia congiurando contro di me per paura che il suo best seller (prima edizione Tipografia Gutemberg, 1455) possa essere oscurato dal mio o che, nella migliore delle ipotesi, sia incappato in un’enorme svista.
Le seconda é che forse le mie opere non siano così eccezionali come io credo o che la mia elevata figura non susciti particolare interesse, ma mi rendo conto che questa tesi non è nemmeno da prendere in considerazione…
Per cui, in attesa della giusta quanto inevitabile ma spero non postuma consacrazione, vado a pulire la lettiera del gatto e poi, se verrò colto da illuminata ispirazione, comporrò la lista della spesa.

foto: un genio incompreso (liberamente pescata nel web)