Lei
Primo ciclo
Cara Diana, è meraviglioso il posto in cui abbiamo deciso di vivere. Dovresti vederlo. La casa è fantastica, ci svegliamo ogni mattina col sole che invade la stanza. L’aria è fresca, pulita, quasi non abbiamo bisogno dei depuratori, quassù. Lo sai che di giorno il cielo è azzurro? Ma te lo ricordi? E la notte, non ti dico. Dovete assolutamente venire a trovarci uno di questi giorni. E poi che dire di lui? Me ne innamoro ogni giorno di più. E’ l’uomo migliore che potessi trovare sulla Terra. Sì lo so, ora penserai che come al solito sto esagerando, ma ti assicuro che non è così. Anche se ci conosciamo solo da un mese sono sicura che è quello giusto. Vedrai. Sai, prima di dormire passiamo ore a osservare le stelle. Te l’ho già detto che è un astrofisico? Lo riempio di domande e mi risponde con una pazienza incredibile. Mi ha spiegato che molte di quelle che credevo stelle in realtà sono altro, galassie, nebulose, ed è impossibile riuscire a contare tutti quei punti luminosi, e più stai a guardare, più ne vedi di nuovi. L’universo è meraviglioso ed è incredibile quanto si riesca a vedere da qui…
Ottavo ciclo
Cara Diana, dovresti vedere che meraviglia il posto in cui ci siamo trasferiti. Una casa fantastica, ci svegliamo ogni mattina con la luce del sole. Sai non servono i depuratori, l’aria è fresca e pulita quassù. Pensa che di giorno il cielo è azzurro, te lo ricordi? Dovete assolutamente venire a trovarci tutti insieme. So cosa vuoi sapere. Lui è perfetto. Me ne innamoro sempre di più. Credo sia l’uomo migliore che potessi trovare. E non pensare che stia esagerando, ti assicuro che non è così. Stiamo insieme solo da un mese ma mi sembra una vita intera. Ancora adesso prima di dormire passiamo ore a osservare le stelle, restiamo abbracciati e parliamo. Mi racconta cose incredibili, sai è il suo lavoro studiare le stelle. La notte scorsa ho provato a contarle, anche se comunque puoi guardare quanto vuoi ma te ne sfugge sempre qualcuna. Sono arrivata a stimarne almeno sette o otto centinaia, meravigliose. E’ incredibile quante se e riescono a vedere da qui…
Tredicesimo ciclo
Diana, tesoro, non vedo l’ora che possiate raggiungerci in questo posto meraviglioso. La casa è incredibile, c’è un panorama mozzafiato sopra le nubi e ogni mattina il sole riempie di luce ogni stanza. E poi l’aria è incredibilmente fresca e cristallina, tanto che ho quasi dimenticato come funzionano i depuratori. Ti prego, ti prego, venite assolutamente a trovarci al più presto, devi vedere questo cielo azzurro. E poi voglio fartelo conoscere, finalmente. Lui è la cosa più bella che mi sia capitata, me ne innamoro sempre più. L’uomo migliore del mondo. E prima che tu lo pensi, non sto affatto esagerando. E’ la pura verità. Da quando l’ho incontrato un mese fa mi sembra di vivere in una favola. Ieri notte dopo aver fatto l’amore abbiamo guardato le stelle per non so quanto, erano meravigliose, splendevano come mai prima. Da qui si vedono talmente bene che si possono anche contare sai? A volte mi perdo a fantasticare che attorno a ognuno di quei sessantasette soli ci siano pianeti abitati e magari qualcuno che da lì ci osserva. Non sarebbe incredibile? Lui mi ha detto che è possibile, in fondo è il suo lavoro studiare il cielo.
Lui
Tredicesimo ciclo
Caro fratello, credo proprio che questo sia l’ultimo messaggio che riuscirò a scriverti e che spero tu abbia il tempo di leggere, per quel che vale. Perdonami se non mi sono fatto sentire prima. Immagino che comunque anche tu sia stato impegnato. E in fondo, cosa ci rimane da dire? Qualche volta, lo ammetto, ho invidiato la tua scelta di rimanere solo nell’attesa. Anzi, in realtà ho ammirato il tuo coraggio. Coraggio che io non ho avuto, quando come molti altri decisi di impiantarmi il chip di distorsione della realtà. Peccato che il mio si sia guastato quasi subito. Non sono riuscito a trovare nessuno che si desse la pena di sistemarlo, e forse sotto sotto è stato meglio così. Lei non sospetta nulla, il suo chip funziona bene e nell’ultimo anno ha vissuto felice come non l’avevo mai vista prima. Abbiamo scelto di rivivere il primo mese di relazione e siamo ormai al tredicesimo reload, lei s’innamora di me a ogni nuovo ciclo esattamente come la prima volta. Devo ammettere che la sua gioia è contagiosa, anzi sono quasi felice che il mio chip abbia smesso di funzionare, in modo da poter godere appieno e ripetutamente di questa sua sempre rinnovata felicità. E se non fosse per questo suo desiderio di guardare il cielo notturno, potrei quasi far finta di nulla, scordarmi di ciò che sta accadendo e andarmene senza neanche accorgermene, sereno. Ma non posso. Ieri ha insistito per contare le stelle, felice come una ragazzina, credo per l’ultima volta. Erano solo sessantasette. Ricordi quando abbiamo cominciato ad accorgerci che l’universo si stava semplicemente spegnendo? Una stella dopo l’altra, una galassia dopo l’altra. Non abbiamo trovato risposte, né soluzioni. Potevamo solo aspettare. Meglio farlo ignorando il problema grazie ai chip. Ma tutto questo tu lo sai già. Mi spiace solo che non sapremo mai chi o cosa ha deciso di abbassare l’interruttore, spegnere la luce. Forse proprio chi l’ha accesa. Quello che so è che ormai la fine è arrivata. Lei dorme ora, e io ascolto quella vecchia canzone. Se ho calcolato bene, ci resta ancora un ultimo giorno di sole.
“When the night has come
And the land is dark
And the moon is the only light we’ll see
No I won’t be afraid
Oh, I won’t be afraid
Just as long as you stand, stand by me.” (Stand by me, Ben King)
Foto: Roby
Ed eccola qua la bella fantascienza… stelle, universo… la fine… avrà un senso tutto il nostro affannarsi?
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La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento…
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