Un giorno come tanti, un luogo come altri, un tempo che si ripete.
Una concentrazione di esistenze, un trafficato incrocio di anime e storie.
La mia vita e la sua memoria, in simbiosi con memorie di altre vite.
Vibra un daffare quotidiano e usuale, in quel crocevia temporaneo di persone.
Abitudini consolidate e percorsi già calpestati.
Lo sguardo vaga assente e attento in cerca di niente, invece trova te.
Tra migliaia di volti, centinaia di somiglianze, decine di empatie, due anime affini.
Le nostre realtà, mai incrociate prima e che forse mai lo faranno dopo, sono qui adesso.
Nulla conosco di te, se non tutto ciò che vedo, e ciò che avverto.
Mi raggiunge l’idea che molto sarebbe potuto essere, nel continuo e apparentemente casuale incrociarsi, falsamente indifferente, anonimo e distante, anche se così rasente.
Scorre il flusso ininterrotto della quotidianità, del doversi distrarre per dare attenzione, del reale che scalcia l’immaginato.
Come in un film con un unico punto di vista, un copione scritto a una sola mano per due attori, immagino il racconto di una vita diversa e forse uguale.
Ma, ad un attimo dai titoli di coda, solo un istante prima che tu sparisca forse per sempre dal mio film, lasciandomi nella certezza di aver solo abusato di fantasia, ti volti.
E nell’uscire di scena il tuo unico sguardo penetra il mio, rapido e potente come un lampo notturno che fissa e conferma ogni fotogramma.
foto: web
A proposito di racconti, tempo fa ho letto quest’antologia molto carina e divertente: https://wwayne.wordpress.com/2014/07/28/suspense-e-ironia/. La conosci?
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Onestamente non conoscevo neanche l’autore, mea culpa, mi riprometto di rimediare. Ciao e grazie.
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Il libro lo trovi qui: http://www.fratinieditore.it/sfida_canyon_infernale.html. Grazie a te per la risposta! 🙂
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